“I fascisti in Italia non esistono più, sono solo nella vostra testa”.
Eppure, basta guardare cosa sta succedendo solo nelle ultime settimane per capire che non solo ci sono, ma sono anche un enorme problema.
E sono ben inseriti nelle curve di destra che non solo esistono, sono organizzate, si muovono in branco e si sentono intoccabili. E mentre il governo fa finta di non vedere, tra un coro e un fumogeno si alzano sempre più spesso saluti romani, minacce, aggressioni e perfino un omicidio.
Partiamo dai fatti più recenti: da quando il Pisa è arrivato in Serie A, le curve di destra hanno scalpitato per venire in città a far vedere quanto ce l’hanno duro i fascisti di oggi.
E quindi prima sono arrivati i tifosi della Roma che se ne sono andati indisturbati sotto la Torre a fare i saluti romani, seguiti a ruota dai fiorentini, che da anni si definiscono apolitici poi si gemellano con la curva dell’Hellas e utilizzano gli stessi metodi. Arriviamo poi ai fatti di sabato 18 ottobre, la volta dei veronesi, che armati di “passamontagna, coltelli, taglierini, guanti rinforzati, manganelli telescopici, fibbie di cinture trasformate in armi, fumogeni, aste e tubi in plastica dura” (come scrive La Nazione), da veri squadristi entrano in città e iniziano a cercare i tifosi pisani con la modalità di sempre: sempre in gruppo, sempre armati, sempre alle spalle, sempre da fascisti.
Ma solo nel calcio?
Ma non è solo nel calcio il problema, sia chiaro: qualche giorno fa il bus del Pistoia Basket è stato assaltato dagli ultras del Sebastiani Basket Rieti con mattoni e pietre e hanno ucciso l’autista. Fermati tre di loro e indovinate un po’? Tutti provenienti dall’estrema destra. Ma dai, chi lo avrebbe mai detto.
E ancora: durante la manifestazione del 16 settembre per Gaza, a Roma, alcuni attivisti sono stati aggrediti con caschi e bastoni a fine corteo, in via Giovanni Lanza, nei pressi del Carré Monti, locale di riferimento della destra estrema romana. E anche qui niente tg, solo qualche trafiletto.
Ma quanto spazio hanno queste notizie nelle testate nazionali e nei telegiornali?
I nostri ministri hanno fatto post di sdegno in cui specificano la provenienza dei criminali? Ma certo che no, il post pieno di odio e sdegno solo quando la specifica è “proPal” una nazionalità straniera, mentre quando la violenza arriva dalle frange della destra estrema o la notizia non viene proprio commentata oppure la si prende alla larga, evitando di scrivere troppo.
E allora continuiamo farci dire che la violenza non ha colori o ancora peggio che arriva “da sinistra”, continuiamo a negare che in Italia esista un grave e profondissimo problema con i fascisti.
Continuiamo a tollerare le politiche che da anni calcano la mano sui discorsi d’odio e non fanno che buttare benzina su questi gruppi, che già di loro ardono di rabbia e di fanatismo.
E non è che possiamo dire che non lo sappiamo a cosa si vada incontro, lo abbiamo già vissuto cent’anni fa, quando dalla tolleranza di queste azioni si è passati alla loro legittimazione in maniera quasi naturale e abbiamo tante volte detto che lì non vogliamo tornarci, ma non sono sicura che sia proprio vero.


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